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Coast To Coast En Diagonal 2017 | Foto e Diario di viaggio

Arrivo a Toronto (Canada), dopo scalo all'aeroporto di Reykjavík (Islanda)
Che l’avventura abbia inizio! 
La solita cassa, dopo un ora era rimontata, partito dall' aereoporto fermato a fare benza, giro la chiave ed ecco che ci rimango, batteria morta, ho tirato giù di nuovo tutto, con l'aiuto di Abdullah, un ragazzo pakistano proprietario dell' officina, controllato la tensione, non caricava alternatore, convinto che nulla si era fottuto, ho ho scoperto che non avevo collegato uno dei 2 cavi del negativo a bomber ti sei invecchiato....Poi hotel, insomma dove dormo

1a parte del viaggio: Nord America

1° giorno di viaggio – Toronto (Canada), 9 marzo 2017
Partito da Toronto verso Niagara, ho fatto un giro al centro, temperatura sotto zero, ho dovuto fermarmi 3 volte si congelavano le dita, ad una sosta ho conosciuto Matthew anche lui proprietario di un 1190 R e pure di un 450, quando gli ho detto che andavo in sud America in 4 mesi, mi ha chiesto che lavoro facevo......

2° giorno di viaggio – Niagara Falls (Stato di New York), 10 marzo 2017 
Oggi solo spostamento verso le cascate, pochi km ma quanto freddo, un tiepido sole poi è arrivata la neve, mi sono messo al riparo, ho approfittato di una tregua per tornare in hotel, devo inventare qualcosa per riparare le mani

3° giorno di viaggio – Niagara Falls (Stato di New York), 11 marzo 2017
La neve cade copiosa… Ma almeno le strade sono pulite… domani oso

4° giorno di viaggio – St. Catharines (Ontario), 12 marzo 2017
Purtroppo la perturbazione durerà altri giorni, ieri su FB mi sono venuti in aiuto
Les Clarke e Catharine St. Denis, hanno iniziato un tam tam tra gli amici motociclisti, loro sono ora in sud America, sono rimasto senza parole quando Jeff mi ha scritto che potevo approfittare della sua casa affinché non passerà questo freddo, lui doveva assentarsi per alcuni giorni, così mi ha fatto trovare le chiavi in un luogo sicuro, not comment, abbiamo lo stesso spirito, sono orgoglioso che accade, forse è la ricompensa di un fare sano, grazie ragazzi non dimenticherò e naturalmente vi aspetto in Italia.Una lode al materiale tecnico della Dainese, la tuta D-Explore è stratosferica, è come avere una coperta riscaldata, la temperatura oggi varia tra -4 e -11a voi ogni considerazione 

5° giorno di viaggio – St. Catherine (Ontario), 13 marzo 2017
Sono fermo tra oggi e mercoledì mattina allerta neve e ghiaccio, costantemente la temperatura oscilla tra meno 4 e -8,
Jeff tornerà mercoledì e l' aspettero', nel frattempo un buon piatto di pasta homemade e la lettura di Insidie Motorcycles.....Orgoglio Orange

6°-7° giorno di viaggio – St. Catherines (Ontario), 15 marzo 2017
Purtroppo la situazione non migliora se rimettevo l'orologio del tempo per beccare la perturbazione Stella, non l'avrei incontrata, per il momento spalo la neve e aspetto il sole, oppure ci voleva un quad ma non è la mia filosofia

8° giorno di viaggio – Owengo (Stato di New York), 16 marzo 2017
Ho lasciato St. Catherines in Ontario, il freddo non lo temo le strade con la neve si, ma oggi splende il sole e quindi si va. 
Questa pagina la dedico a Jeff, ieri sera è rientrato e così ci siamo conosciuti, le parole non occorrono in queste situazioni e quindi lascio una sua citazione: "As I said: a man with no home + my empty house = perfect combination." Grazie di cuore e naturalmente una foto insieme era il minimo.

9° giorno di viaggio – New Haven (Connecticut), 17 marzo 2017.
Sono arrivato sul tardi causa una fermata per fare l'assicurazione ma non c'è verso di ottenerla nemmeno la polizia sa cosa fare e così sono abusivo. Arrivato in città ho provato a chiedere ad un caffè ma erano talmente alticci che ho desistito, così mi sono concesso il New Haven hotel, ma dopo un laudo sconto fatto dal ragazzo afgano alla reception, domani sarò a casa dei miei amici Rob e Dorothy

10° giorno di viaggio – Middletown (Connecticut), 18 marzo 2017
Ho lasciato New Haven dopo un cambio valuta traumatico un euro un dollaro, lasciata l'autostrada mi sono arrampicato sulle colline di Middletwon. Rob e Dorothy mi stavano aspettando e così 2 mattate sulla neve e una cena ad Exxey

11° giorno di viaggio – Whippany (New Jersey), 19 marzo 2017
Ho lasciato le colline del Connecticut e la splendita reggia di Rob e Dorothy per dirigermi verso sud, Il facino di entrare in New York era tangibile mentre percorrevo la 95 South, il tempo volge al meglio e questo aiuta e così mi sono ritrovato Battery Park a due passi da Ground Zero, dopo essere passato sotto il Brooklyn Bridge, una foto con la Statua della Libertà e poi via verso il NJ, dormire a New York è come tagliarsi le vene

12° giorno di viaggio – New York City (Stato di New York), 20 marzo 2017
Oggi turista la moto solo per spostamento alla Stazione di Morristown, poi aggiorno intanto aspetto
Giuseppe Rosati, anche lui umbro per un caffè

13° giorno di viaggio – Philadelphia (Pennsylvania), 21 marzo 2017
Non poteva mancare l'incontro con il mitico Rocky... e la corsa sui 68 scalini!

14° giorno di viaggio – Lancaster (Pennsylvania), 22 marzo 2017
Giornata dedita a girovagare per le colline di Lancaster, dove vive una comunità Amish.Leggo un articolo "Gli Amish vivono come contadini e artigiani in campagne che tengono gelosamente libere dalle intrusioni della civilizzazione che possano intaccare i loro princìpi guida." Concordo per la precedente esperienza ero quà in moto 30 anni fà, ora ho idea che il bussines ha preso il sopravvento, telefonini, auto e prodotti di consumismo, sono entrato in un loro shop, i tempi cambiano come pure le abitudini. Un ultimo appunto fatto pieno di benza, quella dal costo più alto circa 18 Lt per un 15$ , niente male

15° giorno di viaggio – White House, Washington D.C. – 23 marzo 2017 
Non è stato facile parcheggiare, la strada che porta davanti ora è chiusa, 30 anni fa no. Mi sono trovato nel pieno di una manifestazione, per la verità pochi e molti extra comunitari, poi un passaggio ad Arlington e via verso sud, domani mi aspetta un evento da libro cuore

17-18° giorno di viaggio – Cornelius (North Carolina), 25 marzo 2017
Sono arrivato ieri sul tardi dopo 632 km che mi hanno portato in questa città del Nort Carolina, ospite di Emanuele Lele Fabiano e Laura Cristina Pagani, chi vive il mondo del moto turismo conosce di sicuro i loro reportage in moto, oggi è stata una giornata particolare un rimpatriata a base di cucina italiana, un grazie di cuore per l'invito, domani si riparte verso sud

19°-20°-21° giorno di viaggio – Vicksburg (Mississipi), 28 marzo 2017
Sto macinando km andando verso west. Ho attraversato 3 stati, quando partirò stamani, entrerò in Luisiana, ieri circa 700km con temperature vicine ai 30°. Tenere i 110 km orari è una grande impresa, di bello non si paga pedaggio e qui i prezzi della benzina sono circa 55 centesimi di euro al litro, poi ti ritrovi in un lodge dove la connessione internet va come una lumaca ed è il secondo giorno consecutivo, stranezze di un paese iper tecnologico, dove non riesci a bere qualcosa a temperatura normale o tanto ghiaccio o ti bruci la lingua

22° giorno di viaggio – Dallas (Texas), 29 marzo 2017
Dallas, Texas. Sono nella patria dei cow boy, del petrolio ma credo che Dallas è più famosa da noi per la soap opera televisiva degli anni 80, appunto Dallas, tanto da far dimenticare che quì venne assassinato John Fitzgerald Kennedy. Anche oggi tappa da circa 700 km, mi fermo 2 giorni ho cose da raccontarvi, un bar anni 50 e li chiamano trailers (rimorchi), robbetta…

23° giorno di viaggio – Dallas (Texas), 30 marzo 2017
Dormo a Fort Worth per ragioni logistiche e sinceramente perché si spende molto meno, quindi 50 km per arrivare a Dallas, ad un certo punto mi sono imbrogliato, causa la costruzione di altre strade, di certo non sono a Ponte di Ferro, ma l'esperienza e la testardaggine sono delle mie doti e così mi ritrovo in un parcheggio (15$) dopo 2 ore di sosta, con un ragazzo eritreo arrivato in Italia come tanti, vissuto a Crotone per 4 anni e poi immigrato in USA, storie da GP. Percorsi un 200 metri mi ritrovo nel luogo dove fu assassinato J.F.K , un luogo che la gente visita in silenzio, seppur in mezzo al traffico. I colpi sparati sull'auto presidenziale furono 3 o 4 come sostenuto, quindi mi assumo la responsabilità dell'errore, anche se 2 furono quelli mortali. 
Lasciata Dallas sono andato a Stockyards dove tra parate old style, in vena soap, ci si ritrova nel mondo dei cowboys, tanto per non sbagliare mi sono accaparrato un biglietto ma ve lo racconto domani. Grazie a Emanuele Lele Fabiano e Laura Cristina Pagani per la dritta.

24° giorno di viaggio –  Fort Worth Stockyards (Texas), 31 marzo 2017
Qui tutto sa di old west, da coloro che girano a cavallo con abiti d'epoca, alla parata dei buoi con delle corna dalle misure fuori dal comune, con l'epilogo del rodeo, che non mi sono perso.All' inizio naturalmente tutti in piedi a cantare l'inno ed a onorare la bandiera, quello che facciamo sempre anche noi...

25° giorno di viaggio –  Amarillo (Texas), 1 aprile 2017
Giornata che è tutto un programma, partito da Fort Worth con 20 grandi alle 9 del mattino, dopo 150 km cambio repentino del clima, con la temperatura che scende. Inizia a piovere e allora cosa meglio di un distributore per ripararsi, rimetto su i 2 strati che avevo tolto alla D-Explore, della stessa idea è Bob from Nuova Zelanda, che viaggia con un Honda Four del 1969 che è venuto fino ad Huston per acquistarla, ora va a Los Angeles per spedirla nel suo paese. L' ha acquistata per la modica cifra di 19000$, credo che li vale è un esemplare con cambio automatico, ma vista da noi. 
Questa parte di Texas non ha nulla a che vedere con quello dei giorni passati, paesini ogni 50 km, pompe della benzina ogni 150 km, pascoli e la contraddizione di pompe che succhiano greggio con pale eoliche, il convenzionale contro il green.

26° giorno di viaggio – Santa Rosa (New Mexico), 2 aprile 2017
Giunto in questo paesino sulla Route 66, tra i tanti lodge moderni, ho preferito il più vecchio, quello che sapeva di old 66, 32,65$ compreso di tasse, 8% rovinato. In molti avevano chiesto e li faccio contenti... dopo le Caddilac questa è la chicca... dimenticavo sono in New Mexico e sono 11 stati e 8 ore di fuso orario, che media...

27° giorno di viaggio – 3 aprile 2017
Caricata la moto ho fatto sosta al museo Route 66. Qui a Santa Cruz, quando dici che cu......., la proprietaria mi dice dove vado, a nord a Taos, no meglio che vedi previsioni, infatti vado a sud....Non c'è se pia un numero con sto tempo...domani neve e che caxxo

2a parte del viaggio: America Centrale

28° giorno di viaggio – Juarez (Messico), 4 aprile 2017
Un ora di strada per ritrovarmi in Messico da Las Cruces, al confine nessuno ha chiesto nulla, dalla parte USA se sei entrato esci e nessuno ti chiede nulla, dalla parte Messico solo un accenno di un militare a proseguire, bhooooo non cio capito na mazza, Stasera si va a cena con un ragazzo conosciuto a Caddilac Ranch. Per ora assaporate la giornata di ieri a White Sand, peccato il vento

29° giorno di viaggio – 5 aprile 2017
Adelande hombre... Sono fermo ad un pueblo dopo 200 km, in realtà circa 300.Quella che ieri era una riflessione, oggi è diventata realtà. Dopo 70 km da Juarez mi ferma la polizia, autorizzazione per la moto, cos'è? Un adesivo, deve tornare indietro di 45 km, laddove mi ero fermato perché c'era un controllo, come ieri adelande, infatti ma va a fan..... Così dopo visto targhetta per la moto, con 480€ ritirare sulla Visa, per fortuna, 400€ mi verranno restituiti all' uscita.Volevo pagare con euro e che so, carta straccia, non li vogliono, per fortuna quei Banditos, che starebbero qui ma sono da noi, seguitano a dire che l'euro è una manna…

30° giorno di viaggio – Fresnillo (Messico), 6 aprile 2017
Tappone da 732km, ho trovato autostrada, che si paga, le moto pagano la metà. Paese strano, quanto immenso il Messico, almeno questa parte. Km di nulla, devi essere accorto a fare anche un rifornimento ogni 80km, perchè poi ti ritrovi con 300 da coprire. Sono andato veloce sull' autopista, la Kappona ha cavalli da vendere, per tratti 150 di punta, sempre accorto alla polizia, quando ho preso la normale la prudenza è d'obbligo, le tante croci ai lati della strada evocano tragedie, a volte anche 8 persone. Ad un distributore oggi le comiche..ma Facebook non mi fa caricare più video, problemi di copyrights, sordi ahahahah. Dimenticavo con medie da 130 16,8 i consumi... 
Domani Leon dove mi aspettano amici, storie di GP e amicizie inossidabili

31° giorno di viaggio – Leon (Messico), 7 aprile 2017
Arrivato ieri pomeriggio, un po di tempo per trovare la pasticceria di
Magdalena Rodriguez. Lei è la cognata del mio amico di scuola Sgarabottolo Giuseppe, quando si dice che il mondo è piccolo. Vengo accolto con tutti gli onori da lei e i genitori, Giuseppe mi chiama dall' Italia, rassicurandomi di fare come se fossi a casa mia, grazie. Nel tardo pomeriggio mi contatta Danilo Arrigotti, amico di Giuseppe dai tempi del servizio di leva. Lui vive quà da una vita e ha famiglia, come suo fratello Luigi e l'amico Franco sono che gestisce una trattoria, naturalmente si magia italiano, quindi tutti insieme seduti a tavola.

32° giorno di viaggio –  Leon (Messico), 8 aprile 2017
Giornata da turista, solo un piccolo spostamento con la moto, ma lo racconto dopo. Visita al centro di Leon, Magdalena mi fa da cicerone, come nella tradizione ispanica la cattedrale è prossima al centro dove pulsa la vita quotidiana, qui si ha la possibilità di poter riscoprire vecchi mestieri come il lustra scarpe. Poi un panino alla Guacamaias di Jevier il proprietario, una specialità messicana, in realtà è la pelle del porco trattata in maniera da sembrare una frittella, che unita alle salse piccanti, risulta essere una primizia. Fa caldo almeno per me, in più di un mese sono passato dai -9 ai più 36 di ieri e oggi non è da meno. Si rientra a casa, in meno di un ora arrivano 5 motociclisti, una Michel è di famiglia, ha una chopper 150. Foto di rito e un invito per domani, che ora non racconto. Nel tardo pomeriggio si fa una visita a Guanajuato, una cittadine ad un 70 km da Leon. La particolarità di questo luogo,oltre ad essere una rinomata città universitaria del Messico, ha nei tanti tunnel sotterranei la viabilità, tutto questo per preservare quelle poche zone dove costruire abitazioni, altra particolarità le insegne sono appese frontalmente ai muri e mai esposte a bandiera, anche quà, con la settimana santa alle porte c’è chi confeziona simboli per la giornata delle Palme che è domani.

33° giorno di viaggio –  San Juan Teotihuacan (Messico), 9 aprile 2017
Partito da Leon sul tardi avevo l'obbligo di salutare e ringraziare. Autopista molto trafficata verso la capitale, non mi sono fatto sfuggire una fresa con crema, poi con cautela verso la destinazione. Sono in un campeggio, da vero biker ho piazzato la tenda, vado a nanna che devo alzarmi presto mañana...

34° giorno di viaggio – San Juan Teotihuacan (Messico), 10 aprile 2017
Che sveglia dopo una notte insonne causa dei perros, da ucciderli tutti, non ho chiuso occhio per il baccano che hanno fatto. Ore 6,15 ero già sul posto, poi........avete il filmato, avevo una musica dedicata ma non ciò era copiràit... Tornato sulla terra sono andato al sito archeologico accompagnato da Agustin un archeologo del posto, chi meglio di lui poteva farmi da Cicerone.

35° giorno di viaggio – Minatitlán (Stato di Veracruz, Messico), 12 aprile 2017
Oltre 600 km da San Juan Teotihuacan, dopo le foto di rito. Sfilata via la parte est di Città del Messico, temperatura gradevole fino alla sierra, prima di Orizaba, per poi essere proiettato ai 37 gradi dopo questa città. Lungo la strada venditori di caffè, localini familiari dove apprezzare un po di fresco, per poi, con un euro, fare una scorpacciata di ananas

36° giorno di viaggio  Isla Aguada (Stato di Campeche, Messico) 13 aprile 2017
Oggi dura per il caldo ma soprattutto per umidità, con una foratura, per fortuna vicino ad un meccanico.......non ho usato nulla delle mie scorte. Poi il mare a mitigare il calor, mi sono fermato in questo luogo spazzato dal vento e la sabbia, una contrattazione per una camera con aria condizionata, tosta la ragazza che mi voleva far pagare più di quello che aveva in listino, e mica cio scritto Giocondo sulla fronte

37° giorno di viaggio – Piste (Stato Yucatan, Messico), 14 aprile 2017
Tappa breve meno di 500 km, fa caldo, dopo Merida ho deciso di lasciare l' Autopista per un Messico più vero, allora scopri un altro paese, fatto di cose quotidiane e una vita primordiale. Quì c'è il sito archeologico più famose del Messico Cichen Itza, dormo al Piramide Inn, lo stesso di 21 anni fà, è un po giù ma chi se ne frega. Domani decido se andare al sito o fare tappa quando scenderò per andare in Guatemala... dimenticavo la signora alla reception mi ha detto se volevo parcheggiare sul retro, certo ma dove passo? Per la receprion, non me lo sono fatto dire 2 volte.... a proposito del casco, l' AGV AX-8 Dual Evo una piuma sulla testa ehehehe ottima battuta

38° giorno di viaggio – Cancun (Stato Quintana Roo, Messico), 15 aprile 2017
Sempre per la strada normale, fino a Cancun, e mentre proseguivo mi è venuta un idea, ora devo tornare a Chichen Itza, 190 km non saranno la fine, poi ve lo spiego. Ho prenotato un hotel a 25€, non capivo il costo basso, poi arrivato ho metabolizzato, un Motel ad ore aahahahaha pure questa, Durante la strada mi sono divertito, certo quella è peligrosa con quel coltello.

39° giorno di viaggio – Cancun (Stato Quintana Roo, Messico), 16 aprile 2017
G
iornata di riposo, fatto turista, andato in moto al centro città Parque de las Palapas, un luogo di ritrovo, tante bancarelle, sia di cibo che di souvenir, non mancano stranezze di piatti tipici, vedere ma non assaggiare, almeno io. La sera diventa un luogo di socializzazione, musica, comida e per l'occasione pasquale non manca una chiesa allestita nella piazza con tanto di scenografia.

40° giorno di viaggio – Chichen Itza (Stato Yucatan, Messico), 17 aprile 2017
Sono tornato quà, perchè ho deciso che non scenderò in Guatemala ripercorrendo la stessa strada ma entrerò dal Belize. Il sito di Chichen Itza è il più famoso insediamento Maya del Messico, su tutti spicca il Castillio, in castigliano, Kukuclan per i Maya. Ho trovato tanti cambiamenti, devo dire in peggio tanti venditori disperati dislocati in ogni angolo, quasi quasi ti regalano tutto, sono tanti con le stesse cose, poi quella salita al Castillio, spettacolare, che ora non si può più, comunque un luogo da visitare, si incontrano anche iguane. Per chiudere la giornata un bel tuffo in piscina.

41°-42° giorno di viaggio – Tulum (Stato Yucatan, Messico), 19 aprile 2017
Due giorni a vagabondare per luoghi sconosciuti alla ricerca di Cenote, purtroppo ad alcuni non visitati da turisti, perchè lontano dai siti famosi come quello di Cenote LOL-HA, se ne aggiungono altri, scambiate per piscine dove si esaltano i turisti cogl... a chi fa il miglior tuffo, ho pagato il biglietto e non sono entrato. Stamani altro Cenote, di seguito sono sceso a Tulum, il sito Maya in riva all' oceano, per poi passare a Puerto Morelos per un pasto prelibato.

43°-44° giorno di viaggio – Cancun (Stato Quintana Roo, Messico), 20 aprile 2017
Oggi lIuvia liuvia e ari-liuvia, per precauzione me ne sto fermo domani si parte per il Belize. Ieri turista in catamarano per visitare Isla Mujeres, con quell'attrattiva sotto il mare. dove sono state collocate sculture, vari oggetti come un maggiolino, grazie alla Sony Action camera ho buscado foto bellissime, per poi approdare alla spiaggia e gustarmi il risultato di Barcellona Juve, qualcuno avrà da ridire ma non ci posso fare nulla, anche perchè c'erano dei spagnoli e 2 messicani pensavano che lo fossi pure io, quando hanno visto che ero italiano si sono uniti in silenzio alla mia soddisfazione

45° giorno di viaggio – Chetumal (Stato Quintana Roo, Messico), 21 aprile 2017
Circa 430 km in scioltezza, giunto al confine con Belize ma visto l'orario ho preferito fare dogana domani mattina, non conosco questo paese, poi devo riprendermi 400 euri dell' importazione della moto. Fatta in parte strada normale, quella che ti regala un altro aspetto del paese, come non dire no a un appassionato.

46° giorno di viaggio – Belize City (Belize), 22 aprile 2017
Sono giunto in città facendo un giro lungomare, tanto per vedere come è questa città. Nulla di che se non il Ramada Prince Hotel, quello che ho dato come nome in frontiera, tanto per dire che alloggiavo da qualche parte, in realtà è un Casinò, l'unica realtà chic del Belize visto fino ad ora, ma andiamo per gradi. Frontiera Messico, procedura per recupero 400 euri di import. Lato Belize lavaggio ruote, pagato 3,5$, poi tutto gratis in frontiera con la moto sul passaporto. Non avevo un moneta del Belize, allora mi sono rivolto al black market, tutti schifati dall' euro. Fatta assicurazione, ma la carta Visa non la leggeva il POS, allora tentato con Visa Electron, mi sono stupito ha funzionato. Ho sbagliato strada e per un tratto polvere. Ad Orange Walk, una cittadina, provo con 2 ATM ha prelevare, nulla, poi un signore mi indica Atlantic Bank, ora ci siamo. Diritto al sito Maya Altun-Ha, ma chi ti incontro per strada? Crocodile GP, una passeggiata al lato strada, troppo forte. Chiudo, questo paese è un caleidoscopio di etnie, a volte hai idea di essere in Africa, altre in Giamaica, per poi ritrovarti in occidente passando per le popolazione di origine indios.

47°-48°giorno di viaggio – San Ignacio (Belize), 24 aprile 2017
Sono arrivato ieri in questo piccolo ma vivace paesino, quì in Belize dire città è elargivo, lo stato conta circa 331000, dati del 2013. Tanti giovani, tanti turisti. Da quì partono le tante escursioni, anche in Guatemala, per i siti Maya, i prezzi sono esorbitanti, la moneta, il dollaro, con la faccia della Regina Elisabetta ( che Dio la fulmini) ha un valore alto, dormire costa un botto ma sono riuscito a pagare 2 notti per il prezzo di una, ho necessità dell' air condition, l'umidità mi uccide. Stamani visita al sito Maya di Caracol, vi rimando al video per un idea. Al sito ho trovato parcheggiato un Land Rover targato CA, nooo, per poi scoprire che Sergio di Cesena, in foto, vive in Danimarca e con la famiglia si sta facendo un tour dal Canada a Panama. Tornato in paese ho fatto lavare la Kappona, mi interessava pulire la catena, ho ancora molti km da percorrere.

49° giorno di viaggio – Tikal (Guatemala), 25 aprile 2017
Arrivato in frontiera tra Belize e Guatemala, ho ritenuto opportuno cambiare euro al black market, intuizione superlativa, infatti 2 banche guatemalteche si sono rifiutate di cambiare Euro, dollari si. Ho dovuto attraversare il ponte che fa da confine per fare fotocopie documenti poi verso Tikal, con sosta al Petén Itzá di Flores. 15 km prima di Tikal barriera o paghi o non passi, naturalmente il biglietto per il sito è incluso ma solo per oggi, come tutti mi hanno ricordato, insistendo per un giorno in più, ad un certo punto mi sono quasi irritato come se fossi quello da spennare, replicando che conosco il sito, quindi.......Stessa storia all' hotel, dove tra l'altro hanno preteso un credit della carta Visa nella eventualità consumassi qualcosa. Poi ora che scrivo nella hall, ho capito, tutti sti RINCO che chiedono guide per programmi jungle, tutti Indiana Jones, non fanno altro che incentivare questo modo tutto tour operator, dire che sono bravi è poco, dovremmo imparare, dimenticavo ho pagato pure la tassa della municipalità, ce senti cerqua,dovete accontentarvi delle foto, il video non si carica, forse si, sto provando a bassa risoluzione bho e pesare che su booking tutto funziona

50° giorno di viaggio – Città del Guatemala (Guatemala), 26 aprile 2017
Sono partito presto alle 8 ero già in strada, ma come accade da giorni, mi direte che noia, ha iniziato a fare caldo alle una ero intorno ai 44°, ma qui sono sotto a 20 stanotte si dorme. Dopo 200 km sono stato fulminato da uno spettacolo inusuale, una festa in costume per la festa di San Marco, tutto il paese in festa e che festa....vi rimando al filmato.
Ripartito dopo un 6 km strada bloccata un albero caduto di traverso, il peggio caduto su una linea elettrica, tutti lontano anche militari. E allora entra in scena il Bomber, forte dell' esperienza lavorativa, dopo un sopralluogo ( non sono scemo) affermo che da qualche parte la linea è saltata perchè i fili sono in corto, nessuno mi crede e allora tocco l'albero con disinvoltura, apriti cielo, spuntano 2 motoseghe e in un battito si riparte.Prima di Città del Guatemala il traffico si ferma di nuovo, stanno costruendo strada, ma arrivo puntuale alla concessionaria KTM, dove Ramiro Lopez mi sta aspettando, domani si cambia olio, siamo a 13287 km da Toronto, il primo cambio fatto a Forth Wort USA, mi sembra un secolo fa.

51° giorno di viaggio – Antigua Guatemala (Guatemala), 27 aprile 2017
Appuntamento alle 8,30 presso la concessionaria KTM Città del Guatemala, per la sostituzione olio motore. Molta professionalità, anche se siamo da altra parte del mondo, con lavaggio finale, poi foto di gruppo con il titolare Ramiro Lopez PiedraSanta (alla mia destra) e il suo staff. Dopo un 50 km sono giunto ad Antigua Guatemala, la vecchia capitale, infatti causa di alcuni terremoti, la capitale fu spostata a Città del Guatemala. Cittadina viva, colori e profumi si incontrano in ogni angolo, Antigua rappresenta il massimo dell' architettura Barocca Spagnola. Quattro passi per il centro, da vero turista, poi al rientro, all' hostal, gradito incontro con Marcello e Daniela, una coppia di Castel del Piano provincia di Grosseto ( mundo pequeño). Tra una chiacchiera e un altra, credo che ci siamo incrociati l'anno passato al Raduno di Castel del Piano, al concerto di Umberto Tozzi, poi a cena in un localino tipico con tanto di musica. Domani resto quà, moto parcheggiata.

52° giorno di viaggio – Antigua (Guatemala), 28 aprile 2017
Giornata di relax, ma non per questo meno impegnativa, un tuffo nella cultura dei tanti monumenti di Antigua, un palcoscenico che si vive passeggiando tra le Calle. I luoghi più gettonati , il Parco, l'Arco di Santa Catilina, la Chiesa Convento della Merced e la Catedral, quest' ultima più volte ricostruita ma distrutta e mai più riparata dal terremoto del 1773. Non mancano i pittoreschi autobus dalle mille cromature. Dimenticavo il telefono è un contagio in tutto il mondo.

53°-54° giorno di viaggio – Chichicastenango (o meglio Santo Tomás Chichicastenango, Guatemala), 30 aprile 2017
Arrivato ieri pomeriggio, non mi sono lasciato sfuggire l'allestimento del mercato. Stamani le voci provenienti dalla piazza mi hanno svegliato, dormo vicino e a finestra aperta, siamo a 2000 Mt, questo viaggio lo ricorderò per le grandi escursioni termiche. Mi sono tuffato, letteralmente nel mercato, lo ricordavo caotico, a distanza di anni sono aumentati i prodotti, cinesate, ma per il resto è uno dei più folcloristici mercati che abbia visto.

55° giorno di viaggio – San Pedro la Laguna, Lago Atitlan (Guatemala), 2 maggio 2017
Ho lasciato Chichicastenango di buon mattino immortalando la cattedrale, il ragazzo ha fatto quello che poteva con la fotocamera. Pochi km ad un paesino ho avuto un piccolo incidente che mi ha rovinato la giornata, qualcuno lo ha scacciato e mi sono ritrovato un cane davanti, non ho potuto evitarlo, ho tenuto forte il manubrio e gli sono passato sopra, i lamenti sono arrivati forti, non ho avuto il coraggio ne di fermarmi, ne di guardare gli specchietti, peccato. 100 km giunto al lago Atitlan, imboccata la vecchia strada, panoramica, poi San Pedro la Laguna.

56° giorno di viaggio, Copan (Honduras), 3 maggio 2017
Trasferimento con frontiera. Ho girato intorno al lago Atitlan, per poi ripercorrere la strada fatta giorni fa, ho avuto la sensazione che avrei trovato buche, scegliendo altro percorso. Alle 16 ero a El Florido, una delle due frontiere con il Guatemala in questa land. Le solite fotocopie, doppie dalla parte dell' Honduras, dove trovo una cicciotellona da 160 kg e oltre che mi chiede 800 Lampiria mas o meno 35€, per import moto. Il modo come lo dice non mi convince, la lascio fare tutto, al dunque chiedo la ricevuta del pagamento, si inventa la storia che posso pagarlo al mattino in banca, era un favore, bene, documentazione por favor, poi si impappina e dice che ha sbagliato a fare i conti sono 640, ma con chi credi di aver a che fare, con l'ultimo arrivato? Per 160 lampira, 5€, ti vendi? Evidentemente si. A Copan entrando in centro mi ha ispirato il Gradidas Maya Hotel, una contrattazione veloce 2 notti al prezzo di una poi a cena. Spaghetti alla bolognese annaffiati da una coppa di tinto e...... il proprietario, un gringos, che chiede l'mpossibile, quante armi circolano in questo continente, dagli USA ad oggi sembra l' Africa

57° giorno di viaggio – Ruinas de Copan (Honduras), 4 maggio 2017
Visita al sito archeologico, tra i più interessanti siti Maya presenti in questa area del Centro America, sono tornato nel pomeriggio, .......mi sono visto una partita......., la stampa italiana quando esprime dell opinioni, poi puntualmente viene smentita. Stasera sono andato a cena in un ristorante locale, ero solo poi sono arrivati altri stranieri, chissà perchè siamo sempre simpatici noi italiani, ti guardano in faccia e ti sorridono, agli altri no.

58° giorno di viaggio – El Paraiso (Honduras), 5 maggio 2017
Dall'ultimo giorno del Guatemala e questi in Honduras ho dovuto resettare la testa da un punto di vista guida. La mia moto non è metabolizzata e quindi per gli altri sono un locale, le buche sono sempre un incognita, quindi osare ma quando si può. Lungo la strada tante bancarelle, dagli oggetti ben lavorati e dai colori sgargianti. Quattro pieghe, poi vieni fulminato da qualcosa che sa di unico, "QUANDO LA NECESSITA' ESALTA LA FANTASIA, quello che manca ai nostri giovani. Alexander e Avà ( lo scrivo come lo ha pronunciato) sono due giovani fratelli, abitano prima di Danili, dai vecchi pneumatici ne hanno ricavato un arte, veramente lodevoli, poi quella scritta sul retro di un pulmino, troppa contraddizione............., avrà altro significato. Domani si entra in Nicaragua, amici mi aspettano.

59° giorno di viaggio –  San Juan del Sur (Nicaragua), 6 maggio 2017
Sono giunto quà sulle sponde del Pacifico, in questa località presa d'assalto da occidentali, un altro Nicaragua, ben lontano da come lo vorrebbe il mio amico Mimmo RussoAlla frontiera, dopo la disinfestazione, avrà la lebbra la kappona, è stato un susseguirsi di situazioni paradossali. Ma che paese è quello che non riconosce la propria moneta, ma cerca di monetizzare il tutto con dollari? Dagli una volta, dagli due, alla terza sono sbottato, e l'ufficiale che avevo davanti ha cercato di zittirmi e no, sono in Nicaragua non puoi chiedermi di pagare in dollari quando ho la tua moneta, cosa favorisci il cambio a nero? Perchè lui (un signore con un mazzo di soldi) è il cambio, a volte è dura capire come giri questo mondo. Domani entro in Costarica, il ragazzo alla reception mi ha detto che non c'è frontiera da questa parte, evidentemente non ha fatto mai un km da qua.

60° giorno di viaggio – Cardera (Pacific Coast, Costarica), 7 maggio 2017
Scendo verso Panama, è un susseguirsi di frontiere. Iniziato con quella del Nicaragua, un diavolerio, le solite fotocopie che ti vengono richieste dopo che hai fatto la fila, e loro gli addetti che stanno nella terra di nessuno, che non si trovano, coloro che dovrebbero rilasciarti un foglio che poi presenti in dogana. Nemmeno con il San Bernardo li trovi, il motivo è semplice, inguattati in un angolo dove solo i tanti faccendieri che si propongono sanno, allora mi ri-scateno, e si, tu sotto il sole che li cerchi, loro sotto un ombra a ciattare, giuro, gli ho detto "con esta cabeza, donde va a ir" il tutto per tirarti via qualche dollaro. Lato Costarica un altro mondo,qualcuno avrà da ridire ma non sembra di essere in centro america, nemmeno la polizia porta le armi.

61° giorno di viaggio – San Isidro de El General (Costarica), 8 maggio 2017
Ho lasciato l'oceano Pacifico per le alte quote del vulcano Irazu, 3442 mt,clima ottimo. Sono sceso verso Cartago, prime gocce d'acqua, mi sono detto ricomponiamo giacca e pantaloni con inserti antipioggia e contro il freddo, me lo sentivo, 200 km di pioggia. Ho deciso di fermarmi, mi sono ari-detto ma chi te lo fa fare. Domani lascio il Costarica e entro a Panama e sono 9 gli stati, prossimo ai 16000 km con il pneumtico posteriore quasi arrivato.

62° giorno di viaggio – Santiago de Veraguas (Panama), 9 maggio 2017
Lasciato San Isidro Costarica, dopo un incontro con persone speciali, tra cui Jefry grande appassionato di moto, a seguire 150 km ed ero in frontiera. Ho ritrovato quelli della Repubblica delle Banane, ma non solo oggi, poi le 2 frontiere, veloce Costarica. Lato Panama mi ha preso a ridere, 2 ore tra carte e attesa per il cambio turno, mi sono messo a fare cinema, poi via a tutto gas, ma dopo 200 km ha iniziato a piovere, sono quà che scrivo e ancora je dà, senza tregua. Come Pieraccioni, nel film Il Ciclone, mi tocca rincorrere la rete. 

63°-64° giorno di viaggio – Panama City (Panama), 10 maggio 2017
Se l'esperienza serve a qualcosa allora ci ho azzeccato. Spedire la moto o altro veicolo da Panama e viceversa, è il problema numero uno, lo stato con la più grande opera di ingegneria civile di tutti i tempi, non ha un centinaio di km che la collegano alla Colombia, i motivi possono essere tanti e diversi. Forte dell' esperienza di 21 anni fa, non ho esitato un attimo, stamani sono andato a Colon, da dove partono le navi, una zona off limits, la polizia non ha controllo, sono andato con un locale ciabatte e 20 dollari, tanto per vedere e non dare nell' occhio. Qualcuno mi ha proposto San Blas, la barca a vela ...ma ho la mia opinione, spedisco la moto con aereo, si costa, ma se considero la perdita di tempo e tutto le altre menate, non credo che la differenza sia notevole, domani si incassa la moto.

65° giorno di viaggio – Panama City (Panama), 11 maggio 2017
Giornata iniziata male, a forza di delegare sono saltati due controlli e allora non sono STATO DOLCE, una mail cattiva della serie non siete professionali, stiamo perdendo tempo e voi non sapete quello che dovete fare. DA ORA SI FA QUELLO CHE DICO IO. Chiamata la compagnia che organizza il volo, purtroppo ho avuto dritta per una agenzia che non ha mai spedito una moto. La signorina all' altro capo è stata eccezionale, non occorre fare cassa perchè loro sono organizzati e non devo smontare la moto, ma ho fatto di più, sono andato e così mi ha emesso pure AIR BILL. Domani mattina mi presento in dogana (un km) mi annullano stamp della moto su passaporto e la mettiamo sul pellet. Domani pomeriggio lei vola a Bogotà, io non ritorno in città ho il volo alle 15,15. Omar mi sta aspettando a Bogotà, dopo 13 anni ci si rivede, il BELLO DI GP, mantenere sempre i contatti, non sarà un caso. Credo che nessuno ha mai spedito in così poco tempo una moto da e viceversa, sono queste le situazioni dove si vede chi ha........Pero ora pizza alla Bella Napoli.

3a parte del viaggio: Sud America

66° giorno di viaggio – Bogotà (Colombia), 12 maggio 2017
Tra 3 ore ho il volo, oggi le comiche potrei definire questa mattinata. L' agenzia mi ha ricattato dicendo che se non facevo documenti motorizzazione poi non era responsabile se non partivo, io. Alzato alle 5 caricata moto, con un addetto andato in questo piazzale, dove dalle 6 alle 8 prendono nomi. Alle 8 iniziate ispezione per sentirmi dire che alle 14 mi davano documenti. Salito in moto verso l'aeroporto, fatta dogana con tanto di timbro sul passaporto. Allo spedizioniere posta moto su pedana senza togliere benzina, olio, sgonfiare ruote e staccare batteria, che ridere o piangere, per avere pagato qualcuno che non sa fare il suo lavoro, adios Panama.

67° giorno di viaggio – Patasia, Departamento di Cundinamarca (Colombia), 13 maggio 2017
Stamani accompagnato da Omar Benavides, che ha postato le foto,ci siamo recati al cargo Internazionale dell' aereoporto, perso un po di tempo perchè la moto era nel cargo nazionale, sono andato in dogana, molto formali ma efficienti, alle 12 fuori con la kappona. Ci siamo organizzati e si è partiti per Patasia una località in mezzo alla selva sulle Ande, a 100 km da Bogotà. Passati per Pacho una cittadina famosa per la produzione di Caffè. Omar e signora, Yulieth, in jeep ed io in moto, Omar mi diceva di un tratto non asfaltato, ci sta, ma con la pioggia una fangaia, abbiamo dovuto parcheggiare prima, non si andava. La Finca è lontana dal mondo, in mezzo alla foresta, una favola.

68° giorno di viaggio – Patasia, Departamento di Cundinamarca (Colombia), 14 maggio 2017
Oggi vita da agricoltore, immerso nella selva, una nuova esperienza, la produzione di pani, da lavorazione della canna da zucchero.

69°-70°-71° giorno di viaggio, Bogotà (Colombia), 16 maggio 2017
Che fine ho fatto? Mi sono arrivati un paio di messaggi, sono quà tornato a Bogotà con Omar Benavides, ieri sera sul tardi, dopo 3 giorni passati a Pacho, nella selva, dove sono stato partecipe di una esperienza che in 35 anni di viaggi mi mancava, la produzione di Panela. Questi pani sono la lavorazione della canna da zucchero, un processo fatto di ebollizione della sugo estratto e dalla conseguente evaporazione, spero che GP Kilimangiaro o Ulisse, riesca nell' intendo di raccontarlo. Ringrazio Omar Benavides, la sua compagna Yulieth e coloro che hanno fatto parte di questa 2 giorni a Pacho, un modo anche di socializzare.

72°-73° giorno di viaggio – Bogotà (Colombia), 18 maggio 2017
Sono andato a cambiare pneumatico posteriore, trovato uno scorpion Pirelli ma 140 invece che 150, scoppiata un rissa terminata con un incontro di pugilato, poi una bella lavata e rimessa al parcheggio.

74° giorno di viaggio – Zipaquirá, Sabana de Bogotá (Colombia), 19 maggio 2017
Giornata splendida, partito da Bogotà con tanto entusiasmo per la cattedrale del Sale di Zipaquirà. Tutto bene ma quando sono uscito ho trovato la ruota posteriore a terra. Avevo lasciato a Bogotà il compressore, così ho dovuto tirare giù la ruota, chiamare un taxi, andare da un gommista e ritornare, a quel punto non avevo più il tempo per una escursione a Eldorado, dove gli spagnoli pensavano che fosse la mitica città. Anche questo è il viaggio. Domani lascio la capitale e si va a sud a San Agustin.

75° giorno di viaggio – San Agustín dipartimento di Huila (Colombia), 20 maggio 2017
Con Bogotà alle spalle sono sceso lungo il Rio Magdalena, tanto caro a Gabriel García Márquez, nella sua opera Cent' Anni di Solitudine, che invito a leggere. Meteo bizzarro, pioggia, poi tropicale, anche un incendio di un auto, infine la sierra e l'arrivo di notte a San Agustin. 

76° giorno di viaggio – San Agustín dipartimento di Huila (Colombia), 21 maggio 2017
Visita al parco archeologico, unico nel suo genere nel continente americano. Il popolo colombiano, con un referendum, ha scelto la Cattedrale del Sal come monumento nazionale, dal mio punto di vista questo sito viene prima. Poi sono andato in paese al mercato indigeno, colori e profumi di un tempo. Francesco è di Trieste, ha scelto di vivere quà e ha aperto il ristorante il Pepe Nero, una persona cordiale, 4 chiacchiere intorno ad una carbonara vera. Stasera brindiamo con un buon tinto.

77° giorno di viaggio – Sito de los Ídolos, El Salto de Bordones,San José de Isnos, Huila (Colombia), 22 maggio 2017
Giornata alla grande, prima al sito archeologico, poi incontro con Alvaro, per finire al salto de Bordones, con la strada pessima per la pioggia che mi ha costretto a ripararmi, a seguire una frana, parcheggiata la moto. In compenso accompagnato da 3 guide speciale.......vedere per credere. Questa volta vi inondo di foto ma non vi abituate

78° giorno di viaggio – Pasto dipartimento di Nariño (Colombia), 23 maggio 2017
Alle 6,30 ero già in piedi che caricavo la moto, sapevo che sarebbe stata un giornata lunga. Colazione con Francesco e signora la ristorante Pepe Nero. A seguire ho fatto visita a Miller Orlando Bravo Diaz, lo so mi ripeto ma la storia non si cambia. 13 anni fa era l'unica officina moto di San Agustin, non gli sfuggi il passaggio di quelle moto, gli regalai un gagliardetto della FMI, che è in bella vista nel negozio, voleva che restassi un giorno come suo ospite, ma avevo deciso. Arrivato di sabato sera avevo trovato chiuso e non sapevo a chi chiedere, poi ieri sono passato. Sceso a Mocoa, attraversata la sierra sulla strada più pericolosa della Colombia. Fino ad ora non avevo incontrato un motociclista europeo, fantastico su questa strada per pochi e perlopiù su una KTM........Domani entro in Ecuador. P.S. viaggio con pneumatici stradali.

79° giorno di viaggio, San Luis de Otavalo (o semplicemente Otavalo, provincia dell'Imbabura, Ecuador) 24 maggio 2017
Prossimo alla frontiera con l'Ecuador, ho deviato per Il santuario de Las Lajas, incastonato in una gola, addirittura la parete dell'altare è costituita dalla roccia. Poi la frontiera, dove ho dovuto sfoderare l'esperienza per non ritrovarmi, forse, nei casini. Domani vado al mercato più grande del sud America, qui ad Otavalo. Mi spiace per qualità video ma internet che ho non va…

80° giorno di viaggio, San Luis de Otavalo (o semplicemente Otavalo, provincia dell'Imbabura, Ecuador) 25 maggio 2017
Stamani sono andato lungo con il sonno, la stanchezza ha preso il sopravvento e allora ho deciso di fermarmi un giorno in più, 15 dollari per dormire si può, curioso sono andato su booking per capire, mi sembrava poco, infatti loro lo vendono a 35 euro figli di puta. Mi ricordavo un mercato folcloristico, lo è anche se non è sabato, colori,profumi e persone espressione di etnie secolari. Rimetto foto FB non mi autorizza video per musica.

81° giorno di viaggio – Nueva Loja provincia di Sucumbíos (Ecuador), 26 maggio 2017
Lasciato Otavalo per la Laguna Cuicocha, a seguire verso Quito ma ho svoltato prima. Freddo sul valico 7°, poi l'Amazzonia, fino a Nuova Loja dove mi attendeva Galeano Ken, che insieme ad un amico mi hanno accompagnato in Hotel. Stavo per fare la doccia, quando ho sentito musica a palla, era una sfilata in costume degli allievi dei corsi universitari. Mi sono fiondato per strada. Serata a casa di Galeano per una cena familiare. Domani ha sorpresa, così ho intuito.

82° giorno di viaggio – Nueva Loja provincia di Sucumbíos (Ecuador), 27 maggio 2017
Appuntamento alle 8 con Galeano Ken, desayuno e via a zonzo tra la possente vegetazione dell' Amazzonia. La natura è possente e riserva specie animali di tutti i tipi, peccato una pioggia torrenziale durata un ora e mezza che ci ha interrotto il giro. Poi a Pranzo, Ken a cercato di farmi mangiare dei bachi da 4 cm, i miei cotti, lui senza esitare vivi....contengono vitamine, non je l'ho fatta. Lavatina alla moto, se la meritava, da domani si cambia registro...ops condizione meteo si torna al fresco

83° giorno di viaggio – Lasso, Cotopaxi, Latacunga (Ecuador), 28 maggio 2017
Lasciata Nueva Loja, fatta colazione con Galeano Ken e lo Zio Arnaldo Orellana, due veri appassionati di moto. L'altro zio di Ken, Alfredo Orellana, è il presidente del Caribe Junior, dove ha mosso i primi passi il giocatore del Manchester United Luis Antonio Valencia Mosquera, che è nato a Nueva Loja, ho dormito nel suo hotel, in mezzo a tanti Trofei. Nel risalire dall'Amazzonia, ho percorso una strada diversa per tornare a Quito, poi Panamericana Sur ed eccomi a 2 passi dal Cotopaxi, qui alla Cabanas Los Vulcanes, un ambiente familiare veramente carino.

84° giorno di viaggio – Lasso, Cotopaxi, Latacunga (Ecuador), 29 maggio 2017 
Salito al Cotopaxi, in che modo? No no se puede decir. Il suo nome significa "Collo della Luna" nella locale lingua quechua e la luna sembra in effetti posarsi sopra il cono del vulcano, fantasia, leggenda, comunque è il terzo vulcano attivo in sud america, con un altezza di 5.872 m s.l.m. Alle moto ora è vietato l'ingresso, e fanno bene. Con la guida Michel ho condiviso l'escursione, poi l'ho invitato a pranzo e ho recepito la sensazione che l' Ecuador stia vivendo un momento di crescita e condizione sociale, che non mi sarei immaginato, ma quando hai un presidente illuminato tutto può accadere, questo è quello che mi viene riferito. La tuta Dainese D-Explore è un capo a 360°, per ogni evenienza, anche per salire su un vulcano.

85° giorno di viaggio – Guaranda capitale della provincia di Bolívar, Ecuador, 31 maggio 2017
Giornata intensa con paesaggi mozzafiato e luoghi da favola, l tutto oltre i 4000 mt. Prima la Laguna di Quilotoa, poi un poliziotto rompi cogl....,la sierra e il vulcano Chimborazo, le vigogne , la neve, insomma non mi sono fatto mancare nulla.

86° giorno di viaggio –  Distretto Zorritos (Provincia di Contralmirante Villar nella regione di Tumbes - Perù), 1 giugno 2017
Sono in Perù dopo 534 km, altro po chiudevo la frontiera, sono uscito dalla dogana alle 18,20 dopo una trafila all' emigrazione.
Stamani in 60 km sono sceso dai 3000 mt a livello del mare, tanto verde e poi risaie, che strano l' Ecuador. Ho rischiato una multa per eccesso di velocità, ma mi hanno graziato, ho fatto il tonto, non capisco. Domani mattina penso di mettermi il costume...

87° giorno di viaggio – Distretto Zorritos (Provincia di Contralmirante Villar nella regione di Tumbes, Perù), 2 giugno 2017
Mi sono detto ma ando vai, qui è estate tutto l'anno, ho trovato questo posticino e mi sono fermato, ho fatto male? No me pare...

88° giorno di viaggio – Trujillo (Regione de La Libertad, Perù), 3 giugno 2017
Giornata piena 674 km di trasferimento verso sud. Alle 7 ero già in strada, mi sono immaginato le difficoltà. Paesaggi a tratti bellissimi, km senza presenza umana, un habitat credo duro da vivere poi i soliti scatti di un quotidiano lontano anni luce da noi, un meccanico sotto ad un albero. Ho dovuto fare un pit stop per un rifornimento, in 200 km non c'era un distributore, naturalmente il prezzo più alto.

89° giorno di viaggio – Trujillo (Regione de La Libertad, Perù), 4 giugno 2017
Visita al sito di Chan Chan e Hueca del Sol e della Luna, tutto è cambiato e se devo dare un giudizio in peggio, anche questo è il viaggio, aggiungo un malcostume che ricorda qualche parte d' Italia, mi riferisco alla spazzatura. Da domani tutt' altro mondo. Le battute in dialetto sono volute, tanto per dare un senso negativo a ciò che non mi piace

90° giorno di viaggio – Huaraz (Capoluogo della regione di Ancash, Perù), 5 giugno 2017
Svegliato senza energia elettrica, Trujillo era al buio. Alle 7 ero in pista onde evitare il caos cittadino. Ho fatto colazione lungo la strada. Ho imboccato una strada prima di Cimbote, off per 50 km poi a salire la Cordigliera per il Canyon del Pato. Questa strada l'hanno raccontata in pochi, tutti tirano dritti sulla Panamericana, oppure non sanno che è uno dei percorsi più interessanti del sud America, in cima al Canyon bella veduta del ghiacciaio dell' Huascarán. Un po lungo ilvideo ma ho taiato di brutto, troppe belle immagini. Domani altra giornata alla grande.

91° giorno di viaggio – Chavín de Huantar (Provincia Chavín de Huantar, Ancash, Perù), 6 giugno 2017
Stamani ho trovato internet, che poi va a rilento, so 4 ore che carica, in questo luogo è da magia, anche se il paese sta crescendo. Di sicuro c'è un interesse turistico, la costruzione della strada ne è una testimonianza.
Ieri sono salito alla laguna di Llanganuco. Da Huaraz sono dovuto tornare indietro di un 60 km, non mi ero accorto del desvio il giorno prima, eh eh eh capita a chi non ha gps. Sono salito, sceso, verso Chavin, panorami mozzafiato, con una deviazione che mi hanno fatto fare ad un paesino, erano tutti concordi ed gli ho dato retta, off ahahahahaha, di sicuro ho risparmiato km. Stop alla Laguna Querococha, a seguire il Tunel Kahuish a 4,516 metri di altitudine.

92° giorno di viaggio – Chavín de Huantar (Provincia Chavín de Huantar, Ancash, Perù), 7 giugno 2017
Visita al sito archeologico, ho trovato una ragazzo che è un mago con telefonia e allora internet con turbo.
Oggi riposo, vita da paese, domani si arriva a Lima, per cambio gomme il davanti è cotto oltre 22000 km, poi sarà un altro viaggio. Grazie a tutti per i complimenti, fa piacere. 

93° giorno di viaggio – Lima (Perù), 8 giugno 2017
Lasciata Chiavin de Huantar ho risalito la vallata, poi il passo Kahuish, per ritrovarmi in uno scenario che a volte sembrava la Mongolia. Poi a capofitto tra mille tornati, un 50 km di pieghe.
Quando ho ripreso la Panamericana mi sono ritrovato nel clima umido dell'Oceano Pacifico e in un luogo dove si coltiva peperoncino, distese infinite a seccare al sole. Sono giunto a Lima nel pieno del caos urbano, passato in concessionaria KTM per pianificare il cambio gomme e olio. Domani appuntamento 8:30.

93°-94° giorno di viaggio – Lima (Perù), 10 giugno 2017
Sono 4 volte che passo a Lima e ancora una volta devo vedere il sole. Ieri dopo cambio gomme, un treno di TKC 80, ringrazio staff KTM Italia per averle fatte trovare qua', ho fatto sostituire olio, il costumer service mi ha ricordato che forse era meglio controllare anche il gioco valvole, ultima regolazione 28000 km fa, di solo viaggio 23000 km. Solo le 4 valvole aspirazione fuori tolleranza, forse uso di benzine con pochi ottani, quindi un giorno in più a Lima da turista, in moto la sua, infatti Chino Torres, si è reso disponibile a fare da cicerone, due sere fa eravamo stati a cena insieme con la sua fidanzata. All'hotel ha voluto regalarmi delle cose personali come ricordo e buena suerte, ho dovuto a tutti i costi accettare. Domani si scende al sud.

95° giorno di viaggio – Nazca (Perù), 11 giugno 2017
Ritirata la moto presso la filiale KTM Socopur di Lima, un grazie per la disponibilità e efficienza, e ancora un grazie allo staff di KTM Italia. Sceso verso sud, tante fermate e tanti scatti e un po di ironia, che non fa male. Un anticipo delle linee di Nazca dagli osservatori statici, domani sveglia presto, si vola per una delle meraviglie più blasonate al mondo ma anche densa di enigmi.

96° giorno di viaggio – Nazca (Perù), 12 giugno 2017
Come detto nebbia fino alle 11 poi si è decollato per ammirare le linee di Nazca. Purtroppo e lo dico con cognizione di causa, non è come 22 anni fa. Allora si volò un ora, ora 35 minuti da aereoporto e ritorno, 6 persone e quindi una volta vedi tu un volta l'altro affianco, .70 dollari che si potevano risparmiare, ma ci sta. Ho scelto di fare foto.

97° giorno di viaggio – Arequipa (Perù), 13 giugno 2017
Smontata la tenda sono sceso a sud, immerso in un habitat arido, mare da un lato montagne di sabbia dall'altro, ogni tanto un agglomerato urbano. La Panamericana e disseminata di croci, una strada che non lascia scampo al minimo errore. No sapevo di avere un Grifo quà......scherzo o incontrare un Bibendun peruano o fare colazione con dei camionisti, Svoltato a sinistra sulla Pan, la strada inesorabilmente ha iniziato a salire fino ai 2235 Mt della città, peccato che ho perso tempo per raggiungere il centro, sarà per domani mattina.

98°- 99° giorno di viaggio – La Paz (Capitale della Bolivia), 15 giugno 2017
Ho lasciato Arequipa dopo un passaggio alla Plaza de Armas.
Il freddo è diventato la costante per il resto del viaggio, ma qui siamo in inverno. Lagune con vigogne, passi oltre i 4000 mt, poi il lago Titicaca. Alla frontiera di Desaguadero il caos è sempre sovrano, tutti che vanno e vengono, solo gli stranieri mi sembrano un eccezione. Ora mi riposo e poi decido il da fare.

100° giorno di viaggio – La Paz (capitale della Bolivia), 16 giugno 2017
All' hotel dove sono, fino a stamani, c'erano Simone e Marcella e Graziano anche loro in moto, una foto il minimo.
Uscito da La Paz mi sono diretto a Coroico, 56 km prima del paese imboccata la Carrettera della Muerte, la strada più pericolosa del mondo, non oggi, ampia anche se con vedute mozzafiato.E' diventata meta di ciclisti, naturalmente tutto organizzato. Dal mio punto di vista un autostrada,
Domani si scende al sud per la parte più tosta del viaggio. 

101°-102° giorno di viaggio – Uyuni (Regione di Potosì, Bolivia), 18 giugno 2017 
Ieri da La Paz sono giunto a Salina Garcia de Mendoza, al nord del Salar di Uyuni, il lago salato asciutto più grande del Mondo, circa 11000 km/q. Poi stamani mi sono diretto verso l'isola di Incahuasi, a modo mio. Mi sono trattenuto più del dovuto perchè sono stato invitato a pranzo da Annalisa e la sua guida, ai margini dell' isola. Le foto di rito poi verso Uyuni dove la Dakar è entrata nella vita di questa comunità, manifesti, murales, adesivi insomma un festival dei motori. Domani resto quà per organizzarmi e perchè questa città ha una sua storia, che si perde nel tempo.

103° giorno di viaggio – Uyuni (Regione di Potosì, Bolivia), 19 giugno 2017
Sveglia alle 10, colazione e poi a piedi verso il cimitero dei treni, 2 km dal centro. In vicinanza mi accorgo di un movimento moto, non ci credo c'è un gara locale, solo 2 mezzi sono recenti.gli altri cinesate adattate, vestiario, quello che passa il convento, ma tanto spirito di divertimento e passione. La Dakar è entrata nel DNA dei boliviani, qui fa sempre tappa e c'è un grande parcheggio organizzato per l'evento. Finita la gare mi sono adentrado tra questi ferri vecchi.

104° giorno di viaggio – Olluage Cile, 20 giugno 2017
Lasciato Uyuni, prima sono passato al cimitero dei treni, poi diretto verso la Laguna Hedionda, il solito fuoristrada, per poi trovarla ghiacciata per metà. Tornato indietro ho ripreso verso la frontiera con il Cile, attraversando una valle disseminata di rocce dalle varie forme, mancavano i Flintstone. Lungo la strada ho avvistato anche degli struzzi, come sono finiti quà? Un mistero. Con il vulcano Olluage alla mia sinistra sono giunto in frontiera con il Cile. Ero a corto di benzina, dopo 300 km percorsi. Non ci sono distributori e così sono andato dalla signora che mi hanno indicato in dogana, ma era intenda a preparare il pane, e mi ha detto di tornare 2 ore dopo. Con Calama a 200 km ho trovato da dormire, non avevo alternativa, anche perchè non avevo pesos cileni, la signora mi ha cambiato pure i dollari, naturalmente al suo cambio.

105° giorno di viaggio – Calama (Cile), 21 giugno 2017
La destinazione era San Pedro di Atacama, ma il caso a voluto che dopo 30 km da Calama la moto si è ammutolita. Il pensiero è andato alla benzina, ma avevo 3 tacche e i conti mi confortavano. Ho pensato la pompa è andata, poi ho provato e girava, ho scosso la moto e la benza c'era. Maliziosamente ho controllato i rubinetti, qualche stron....mi aveva chiuso il sinistro che fa da travaso alla parte destra, ho girato le ruote verso Calama, al primo distributore ho fatto verifica avevo 6 litri e ne ho aggiunti 17. Certo il primo pensiero è stato e se mi accadeva quando ero verso la laguna? Panico ahahahhah no non è da me.
Dopo 50 km da Olluage grande spettacolo alla Laguna Verde e il salar del Corcote, fenicotteri che hanno dato il meglio di loro, belle foto GP..... Ripartito ho incontrato 2 ragazzi francesi in bici, avevano un problema al carrettino, si allentava sempre il dato della ruota sinistra, gli ho regalato una pinza per registrarlo on the road, poi a Calama avrebbero risolto. Dopo Calama tante pale eoliche, marcate ENEL Green Power ( le foto non tradiscono), in Italia dismettiamo, privatizziamo e poi investiamo all'estero, che popolo di scemi. Ora carico la moto e si va in Argentina per passo Jama, sempre che se puede.

106° giorno di viaggio – Susques (Provincia di Jujuy, Argentina), 22 giugno 2017
Partito da Calama in direzione San Pedro d' Atcama. Ho perso tempo per il rifornimento, così quando sono arrivato alla barriera per salire a passo Jama, i Carabinieros se ne erano andati, ed era chiuso l'accesso. Ho deviato per campi grazie alle dritte di un locale. Tanta neve ai lati della strada e freddo, con il termometro della moto a -7 con punte a -9, mi sono ricordato del Canada e il pensiero è andato a Catharine St. Denis e Jeff Davison per l'ospitalità, senza che mi conoscessero. Con sorpresa incontro questo ragazzo greco in bici, aveva necessità di acqua, la sua era gelata e tale rimarrà. A passo Jama la temperatura era più mite. Dopo 130 km mi sono fermato a dormire in questo paese, devo programmare il resto del viaggio, per ora a 50 mt inizia la Ruta 40 e chi se la fa scappare, tutto in off, l'avventura continua

107° giorno di viaggio – Cachi (Provincia di Salta, Argentina), 23 giugno 2017
Imboccata la Ruta 40 a 50 mt da dove dormivo, primo tratto normale fino a San Antonio de los Cobres dove ho avuto la fortuna di trovarmi davanti il Tren de las Nubes. Poi la strada ha iniziato a inerpicarsi, vento freddo e la neve di questi ultimi giorni, fino a quota 4995 mt. Poi a capofitto a scendere,attraversamenti ghiacciati, in 2000 mt mi sono ritrovato tra cactus e a 20° di temperatura. A Cachi il contachilometri segnava 280 km di pura libidine. Lavata la moto per oggi turista. Niente video per ora FB mi ha bloccato ahahahahaha gli stravolgo i diritti autore. 
Imboccata la Ruta 40 a 50 mt da dove dormivo, primo tratto normale fino a San Antonio de los Cobres dove ho avuto la fortuna di trovarmi davanti il Tren de las Nubes. Poi la strada ha iniziato a inerpicarsi, vento freddo e la neve di questi ultimi giorni, fino a quota 4995 mt. Poi a capofitto a scendere,attraversamenti ghiacciati, in 2000 mt mi sono ritrovato tra cactus e a 20° di temperatura. A Cachi il contachilometri segnava 280 km di pura libidine. Lavata la moto per oggi turista. Niente video per ora FB mi ha bloccato ahahahahaha gli stravolgo i diritti autore.

108°-109° giorno di viaggio – Salta (Argentina), 24-25 giugno 2017
Lasciata Cachi per Salta, tanto da li dovevo scendere. Primi chilometri di asfalto poi a scendere un 40 km di polvere, quando sono tornato alla civiltà, ho avuto il problema di resettare la guida, non ero più abituato da settimane a vedere tanti mezzi. A Salta pensavo di fare un giro con il treno delle nuvole, avvistato 2 giorni fa, ma ahime se vuoi devi andare a San Antonio de Las Cobres e fare un 4-5 km ad anello, peggio che la domenica non opera. Scendendo per la strada ho rincontrato Peter, il signore svizzero incontrato a Colchani in Bolivia con tanti problemi alla moto che ha dovuto risolvere, è inutile chiedermi di nuovo se ho problemi con la Kappona, me li tocco, NESSUNO. Domani scendo a sud l' avventura continua.

110°-111° giorno di viaggio – Fiambala' (Provincia di Catamarca, Argentina), 26-27 giugno 2017
Sono giunto qua' questo pomeriggio, dopo aver dormito ieri prima di Belem.Lasciata Salta sono sceso verso Cayafate, percorrendo la Quebrada, questo ampio solco scavato nella roccia, ricca di ossido di ferro, dall' acqua nel corso di milioni di anni (da 60 a 90). La Monument Valley sara' attraente ma qui' per un 70 km sei immerso in questo habitat, con vari luoghi interesssanti. Dopo Cayafate di nuovo Ruta 40, terra arida coltivata a vigneti, polvere, tanta, anche una tempesta di sabbia, mi mancava, che ho ritrovato anche a Fiambala'. Domani si passa in Cile, saliro' di nuovo a 5000 mt, speriamo bene, questa sera era nuvoloso verso il passo, qui' siamo a 1500 mt, il tutto in 200 km e d'inverno. 
Quella di oggi giornata da incorniciare.

112° giorno di viaggio – Chilecito (Provincia La Rioja, Argentina), 28 giugno 2017
Un film già visto? Si uno dei tanti appuntamenti del viaggio, dove tutto sembra scontato e invece no, imbocchi l'unica strada che c'è e per 180 km non hai segnalazione che il passo è chiuso dal 9 giugno al 9 di settembre, non si capisce le ragioni ne neve ne ghiaccio. Ci ho provato e sarei andato, mancavano 21 km, c'erano solo i cani, ma quando sono saltato oltre il terrapieno, i militari sono usciti, forse senza i cani non mi avrebbero preso, ma con questo non ho ragione io. Nel tornare ho incontrato 2 jeep e una coppia di argentini in moto, se non lo sanno loro figurati io. Tornato indietro, dopo aver fatto rifornimento, avevo acquistato una latta da 10 Lt, ho proseguito verso Mendoza alternando la Ruta 78 e la 40, a tratti finisce asfalto e comincia off. Il video lo metterò stasera internet da lumaca, anche se sono in una città che dall'apparenza sprigiona ricchezza, mi dicono tutti impiegati dello stato......italian style....

113° giorno di viaggio – Mendoza (Argentina), 29 giugno 2017
Partito dopo le 9 del mattino da Chilecito, quì con sto cavolo di orario fa giorno alle 8 e 15. Sempre Ruta 40, un itinerario poco battuto, oramai sono settimane che viaggio da solo, io e la Kappona, stratosferica, insaziabile macinatrice di km. I solito panorami mozzafiato e questo luogo EL SICILIANO, 4 case di numero. Sosta obbligata per capire. Lungo la strada mi sono fernmato a afre colazione in un negozietto, File di pane da 3 kg, panino a base di prosciutto e formaggio, la signora poi mi ha regalato 2 Empanadas, avrà pensato cia fame...Dopo San Juan tornato alla civiltà. Oggi si va Cile, questa volta non mi ferma nessuno.

114° giorno di viaggio – Valparaiso (Cile), 30 giugno 2017
Ultima tappa tra Argentina e Cile, non per questo impegnativa, iniziata con un poliziotto a cui non stava bene che la Kappona avesse le luci diurne, ha volute le alte altrimenti multa, tempo sprecato per dirgli che si accendevano quando faceva buio, troppa tecnologia. Poi a salire verso il passo Libertadores, tanta neve ai lati della strada, freddo ma con il pericolo di ghiaccio. Dopo 50 km sembrava di essere in altro mondo, per finire sul lungo mare di Viña del Mar, Cile. 
Un ringraziamento alla Mytech per la fornitura delle valige e accessori, tanta professionalità ma specialmente tanta consistenza per un componente essenziale per un viaggio come questo a 360°

115°-116° giorno di viaggio – Viña del Mar (Cile), 1-2 luglio 2017
Prima le prove tecniche per vedere se la cassa era ok, poi 20 km al parco chiuso della dogana. Ingabbiata la Kappona su cui spendo 2 parole. Moto perfetta, solo 3 cambi olio e pneumatici, autonomia con 23 Lt 400 km, in alcuni percorsi tipo la Ruta 40 essenziali. Ho viaggiato a +44 e -9 di temperatura, salendo fino a 5000 mt, nulla da eccepire, quando fai un viaggio così la moto diventa fondamentale, anche nella componentistica. Una lode all'abbigliamento Dainese D-Explorer, una capo veramente versatile, che unito all' intimo e al casco AGV AX-8 DUAL EVO TOURING (leggerissimo) mi ha reso tutto più facile.
Un abbraccio grande a Joann Pagliocchini un momento veramente familiare. Grazie alla Mytech per le valige, veramente al top.
Grazie a tutti, ora non mi resta che organizzarmi per trasferirmi a Santiago del Cile.

117°-118°-119° giorno di viaggio – Vina de Mar (Cile) 3-4-5 luglio 2017
pagate operazioni doganali, messe un paio di firme, al posto della moto sgasso con il trolley, prendo bus per Santiago, Italia preparati che arrivo...

(Alla mia Kappona...) Mi hai fatto divertire, giocare e vivere emozioni infinite, cosa dirti grazie 1190R mai che mi abbia detto di no, ogni mattina quando giravo la chiave, un enorme grazie a KTM.

 

 

Fotogallery

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  • Biografia
    Biografia

    GP e quelle Due Ruote nel DNA

    La moto è nel DNA di famiglia. Mio nonno andava in moto, mio padre negli anni 50 faceva le gincane e, ad essere sincero, le vinceva. Io non potevo che ereditare questa passione.

  • Il Mondo Su Due Ruote
    Il Mondo Su Due Ruote

    Una vita in moto. E in due libri.

    Dopo 30 anni di viaggi in moto ho battuto le strade ed i sentieri di gran parte del mondo, ma ogni volta che approdo in una nuova terra lontana, il mondo, con le sue meraviglie, mi lascia ancora a bocca aperta...

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